Riflessione sulla **grave crisi sociale **del nostro Paese di Monica Canalis (Consigliera Regionale PD)

I fatti di Palermo e Caivano scuotono le nostre coscienze di politici ma soprattutto di adulti, vista la giovane età dei perseguiti.
Occorrono provvedimenti giudiziari severi e puntuali, ma occorre altresì un investimento educativo e sociale più massiccio, a partire dall’infanzia, per educare all’affettività e alla relazione, con maggiori fondi per le famiglie fragili, per le scuole e per il terzo settore di carattere educativo e sociale.

Con una mano il governo Meloni inasprisce le pene e si ripromette di togliere con più facilità la patria potestà ai genitori e con l’altra taglia i fondi per il settore sociale, sanitario ed educativo e promuove nelle regioni leggi come Allontanamento zero, che rallentano e limitano le scelte dei servizi sociali e giudiziari in merito agli allontanamenti dei minori dalle famiglie inadeguate.

C’è una contraddizione molto grave ed un evidente tentativo di coprire le proprie mancanze con il ricorso alla mera repressione.

In particolare, in Piemonte la giunta Cirio sta dimostrando indifferenza verso le serie difficoltà di bilancio dei 47 EEGG-enti gestori delle funzioni socio assistenziali (chiamati anche consorzi socio assistenziali), che gestiscono le politiche sociali (anziani, minori, disabilità, povertà, casa) per conto dei i 1.181 comuni piemontesi.

Queste difficoltà derivano:

dal nuovo regolamento Isee regionale che impedisce l’utilizzo dell’indennità di accompagnamento per pagare la quota sociale della retta in Rsa, in carico a utenti e comuni,

dalla revisione brusca e non preparata del reddito di cittadinanza. Tanti inoccupabili sono rimasti senza nulla e si rivolgono ai comuni e agli enti caritativi per ricevere aiuto

dall’azzeramento del fondo nazionale salva sfratti

dalla legge regionale Allontanamento zero, che su 44 milioni di euro regionali annui per gli EEGG, ne vincola 20 alla prevenzione degli allontanamenti, anche nei territori molto anziani. Attenzione, alla prevenzione degli allontanamenti e non ai minori in generale

dall’inflazione, dal caro energia e dall’aumento dei tassi sui mutui

dai tagli alla sanità del governo Meloni e dall’assenza di misure strutturali e tempestive per alzare i salari.

Il combinato disposto tra i tagli e i ritardi nazionali del governo Meloni, la revisione regionale del regolamento Isee e la legge regionale Allontanamento zero, rischia di far saltare le politiche sociali in Piemonte.

Altrochè decreto Caivano!